#ZaianonèMeloninèSalvini

Si chiama Andrea Garolla il professore che coordinerà la Struttura veneta d’eccellenza per il cambio del sesso (che sarà ubicata con ogni probabilità a Padova).
#Chi sono i pazienti? gli ha chiesto il quotidiano “La Stampa” di Torino.
》”Nel 2001″ -risponde- “ne avevamo 38, ora siamo oltre i 200. E ne arrivano 2/3 ogni settimana. Solitamente hanno dai 25 ai 32 anni ma non ci sono limiti”.
#Qual’è l’iter per i pazienti?
》”Si comincia con l’iter psicologico…(omissis)
Dopo un anno, con la relazione di fine percorso, il paziente va da un legale per avere la Sentenza del Tribunale.
Spesso i pazienti che non vogliono aspettare vanno all’estero.
Dove l’iter è più veloce, con costi dai 20 ai 30.000 €, ma lì è tutto privato”.
#E se un paziente desidera avere dei figli?
》”Per gli uomini c’è la conservazione degli spermatozoi. Per le donne la preservazione della fertilità è servizio pubblico solo per le pazienti oncologiche”.
Capito?
È perché è in possesso di questa conoscenza (che non è dato a tutti di avere) che il Presidente della Regione Veneto tiene un più sobrio e consapevole atteggiamento -assai più corretto, ndr-, del tutto diverso da quello che tengono Meloni e Salvini in materia.
E in tema di maternità surrogata?
