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È atteso per fine mese il piano comunale per costruire il termovalorizzatore di Roma, per far partire la gara per i lavori la primavera prossima.

Sarebbero questi i tempi che il Sindaco Gualtieri ha stabilito per poter -finalmente- liberare Roma dallo scacco sui rifiuti che irretisce la Capitale d’Italia da più lustri.

Il piano che si sta mettendo a punto è in distonía con quello regionale che prevede ancora di far leva su tecnologie TMB (Trattamento Meccanico Biologico,ndr) per completarne il riciclo non già attraverso il termovalorizzatore, ma con delle soluzioni tecnologiche alternative.

Il Sindaco sta redigendo ben due ordinanze mirate.

La prima per individuare la località dove costruire l’impianto: a tal fine è Santa Palomba in prima posizione.

La seconda per far esplicitare le manifestazioni d’interesse finalizzate alla costruzione e gestione dell’impianto.

Una indiscrezione circola: tutto si giocherà sulla forza del “carbon-capture”: che sarà la discriminante della …discriminante.

Si prevede che saranno non più di cinque i soggetti che competeranno per la gestione dei rifiuti di una Capitale che non sarà più vincolata da alcuna scelta regionale.

Vivrà di totale luce propria.

Era ora: i verdi liberali italiani sono con Gualtieri.

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