LA RIFORMA FISCALE TARGATA MELONI (3 fine)

GLI ITALIANI SONO BRAVA GENTE.
Le decine di articoli del dlgs. fiscale andranno in Parlamento (dove sarà curioso capire i “mea culpa” di quanti hanno pure governato il nostro passato senza che nei loro cervelli balenasse l’idea del…”salario minimo”, chi erano Prodi o D’Alema? ndr) e lì -sotto Natale- si vedranno le carte di tutti.
Intanto il PdC Giorgia Meloni ha anticipato
-smentendo certi venticelli che vagavano per l’aria- che NON CI SARÀ ALCUNA INCURSIONE DENTRO I NOSTRI CONTI CORRENTI PER OPERA DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE.
…E questa è una ottima notizia, anche perché la politica si è RIPRESA in mano il volante che era stato “scippato” ad essa dalla Burocrazia e non lo molla proprio!
Saranno precisate le date delle scadenze e per il contribuente si dovrebbe tornare alla normalità: anche perché saranno più stringenti le norme sui concordati preventivi.
Speriamo che il Parlamento non imbrogli le carte e che la maggioranza resti coesa.
Se succederà così vorrebbe dire che la filosofia del… “mea culpa mea maxima culpa”… fiscale non avrà più alcun senso di essere.
