QUEL GENIO DI ELLY

“Chi vuole un futuro più giusto venga in piazza con noi l’11 novembre” (E.Schlein).

Che vuol dire?

Anch’io vorrei un futuro più giusto e ricco, ma mi guardo bene dal mischiarmi col PD.

Se poi un futuro migliore lo vogliono pure i gufi M5S (quelli del Reddito di cittadinanza o dei bonus che ci porteremo sul groppone per lustri) allora sono certo che le mie impostazioni logistiche saranno tutt’affatto diverse.

Domenica andrò a spasso con il cane.

Non ci sarò -in piazza con Elly- anche perché il vetusto impianto giallorosso finisce di fatto con l’essere contro la mia Italia. E io non sono un traditore.

Forse Elly non si rende conto che il governo Meloni già partiva da una situazione assai complicata (crisi Ucraina, rientro dallo choc pandemico, disastri naturali a iosa, inflazione che vorrebbe rialzare la testa,etc etc), però sta finalmente rialzando la testa in una situazione un po’ più positiva.

E allora Elly che ti fa?

Più per ritrovare un po’ di compattezza per una sinistra di opposizione sbrindellata che per fare il bene di tutti noi, ti richiama alle trombe e ai moti di piazza.

Se non protesti non sei di sinistra.

“Non c’è futuro per i giovani”; “il mondo del lavoro vuole risposte chiare”; “l’immigrazione va messa in regola”; “il disastro della sanità va peggiorando “; “si allungano le liste di attesa”; “i trasporti non vanno”…e chi più ne ha più ne metta…

Ah già, dimenticavo le pensioni che devono aumentare e -di converso- devono pure crescere le nascite. Uomini veri cercasi.

Insomma uno zibaldone unico.

Il bello è che l’armocromista di Elly non le ha consigliato di indossare una tuta da lavoro: forse perché la giovane protestataria non ha mai lavorato e poi… non le sta bene.

Però l’Italia cresce di più degli altri Paesi europei…. La replica è pronta: “perché partiva da più indietro”.

Insomma: c’è una risposta a tutto il positivo per farlo tornare negativo.

Pure il Paradiso ha un senso solo se dall’altra parte c’è l’Inferno.

E ci fermiamo qua…