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Il Fondatore Umberto Bossi non è neppure stato invitato.

La fiorentin-romana Francesca Verdini sì…

Con tanto di t-shirt riservata ai fedelissimi del Capo.

 

Chi ci ha parlato giura che l’ideatore della grande kermesse padana sia rimasto molto amareggiato dallo sfregio brutale.

“Neanche un sms”.

 

È giusto: anche se lui non ci va da molti anni a Pontida è pur sempre l’inventore della manifestazione folkloristica dei nipoti dei pronipoti barbari padani: ché ce l’hanno “duro” sotto le corna dell’elmo e bevono solo acqua dal Sacro fiume Po.

Oltre a grappa.

 

Le ha fatte vedere queste prodezze teatrali dal palco alla transalpina Marine Le Pen?

 

Chè è pure, per chi non lo sapesse, la leader di quel movimento (Rassemblement Nationale, erede del Front) per cui Umberto non ha mai avuto particolari simpatie, anche perché fondato da quel “fascista” del padre, Jean Marie.

 

Ecco, le distanze tra l’Umberto e il Matteo stanno tutte qua.

 

Non solo per la scarsa educazione dello “sbarbatello” verso la Storia della Lega, ma pure per il valore del rispetto: che il Ministro.. del Ponte spesso si dimentica.

 

La mamma di Umberto Bossi (pochi lo sanno), Celeste, fu torturata dai fascisti di Mussolini perché nascondeva dietro una immagine sacra la foto di Giacomo Matteotti, ché dagli squadristi fu ucciso.

 

La destra sovranista francese poi Bossi l’ha sempre vista come incarnazione del “centralismo stalinista”: avversaria delle autonomie locali.

 

Per cui avrebbe sussurrato: “quello che raccontano Matteo (Salvini) e Roberto (Calderoli) lì sul palco insieme a Marine…sono tutte balle”.

 

Eh sì, la “Lega per Salvini premier” l’ha combinata proprio grossa stavolta in vista delle Europee.

 

Con Marine hanno dato l’immagine del vuoto pneumatico. Giorgia ringrazia.

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