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È una magra consolazione quella che il “BILD”, giornale di Berlino, abbia urlato “VERGOGNA” contro quei tifosi tedeschi che sono arrivati a Napoli per distruggere, saccheggiare e seminare il panico nel cuore della città.

 

Non tutto ha funzionato nella gestione dell’ordine pubblico e neppure sulle immediate sanzioni irrogate a quei “turisti anomali”, bardati con dei pesanti stivali neri con la alta suola blindata.

 

A poco sono serviti i 1000 (mille) poliziotti schierati in tenuta antisommossa.

 

Piantedosi ha una bella gatta da pelare, ben peggiore di quella di Cutro.

Perché i migranti deceduti erano cittadini extracomunitari, mentre i devastatori sono europei.

 

Che, dopo di essersi scontrati con gli ultrà partenopei, hanno cominciato a sfasciare tutto in città, talvolta anche senza controlli della PS: fino a quando non sono stati fatti salire, in branco, sui pullman che li hanno riportati in albergo.

 

Ora, il punto è questo: a chi spetta risarcire i danni provocati?

 

Il vero e proprio sfregio che viene perpetrato alle nostre città storiche -con l’assoluta incapacità della UEFA di governare gli eccessi- deve pur avere un responsabile in solido.

 

Non pare più opportuno caricare tutto sulle spalle della nazione di provenienza (in questo caso la Germania), ma bisogna fare in modo che il soggetto organizzatore della partita (la UEFA) senta sul collo il peso della propria grave responsabilità.

 

Ché paghino i danni e non sputino solo sentenze di condanna.

Questa è giustizia.

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