LA SQUADRA: O CE L’HAI O NON CE L’HAI

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Il 2022 è stato l’anno del róllaggio e decollo per Giorgia Meloni.

 

Il 2023 sarà quello in cui gli elettori la faranno scendere con i piedi per terra?

 

A partire già dalle imminenti elezioni regionali della Lombardia e del Lazio?

Riflettiamo.

 

Ogniqualvolta la giovane leader della destra ex-sovranista ha voluto “fare banco” (ad esempio nelle elezioni amministrative di Roma, ndr), grazie alla usuale complicità di Giuseppe Conte -ché piuttosto di far vincere la sinistra si …”taglia gli zèbédéi”- candidando a Sindaco della Capitale l’avv. Enrico Michetti, saggiamente gli elettori l’hanno resettata: aprendo invece le porte del Campidoglio a Roberto Gualtieri.

 

Per ricominciare a percorrere una strada nuova, come pare stia accadendo.

 

Cosi analogamente, oggi, Giorgia si affida al solito “tecnico” (o, visti i trascorsi, meglio sarebbe definirlo uno pseudo-tecnico ndr), dando l’impressione di vergognarsi della propria squadra politica di portaborse.

 

Così sta facendo bàsíre molta parte di essa.

Tanto i difensori, che i mediani, i centrocampisti e financo le punte.

 

È persino troppo facile dire che Francesco Rocca sia stato un predestinato ad opera di un altro vincente regionale (Francesco Storace, che lo assoldò quale esperto, ndr), ma che -con buon fiuto politico- se ne scappò a gambe levate prima del disastro sanitario e contabile certificato di Renata Polverini, chiedendo asilo politico alla Croce Rossa.

 

La verità è che, caro Presidente Giorgia, per metterla in breve, la squadra o ce l’hai o non ce l’hai.

 

Buon 2023 a tutti!

 

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