Spread the love
Pro-Trump (format-mascherina), pro-Putin (format-maglietta), Le Pen (format-“avanti insieme”).
Un trittico niente male per non far porre all’analista politico la vera domanda ferale: è Salvini lo iettatore?
Certo che le incursioni in politica estera del leader leghista -sempre rigorosamente in varie versioni sovranista- non hanno portato bene ai Favoriti di turno scelti.
Infatti la maggioranza delle sensibilità democratiche ha optato per Biden, Zelenskj e Macron: con buona pace per il sovranista… “dé nòantri”.
Ma se -al limite- possiamo capire pure Giorgia Meloni (che non può che brucare l’erba dell’opposizione “a prescindere”), ben più arcane sono state le scelte di Matteo, ché si trova Capo suo malgrado: in quanto…gli altri due.. sono in tutt’altre faccende affaccendati!
Ora Salvini, in Europa, si trova di fronte a un bivio.
O si schiera dalla parte di Orban, ben sapendo che non è la deriva anti-EU quella che la maggioranza degli elettori moderati predilige, o stramba verso il PPE.
Nel primo caso farà irritare non poco gli altri sodali del “Patto di Visegràd”: anche perché essi non hanno affatto gradito la scelta di Orban di vietare il transito delle armi NATO per Kiev.
Nel secondo, gli  servirà un grande “mea culpa” pubblico purificatorio (cosa irritante per un presuntuoso qual’é lui) ma solo per…sedersi in panchina: posto che Forza Italia ha già accumulato dei buoni credito da spendere.
Sceglierà la panchina il Nostro eroe?

Ai posteri l’ardua Sentenza.

 

 

 

 

 

 

 

 

620

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *